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04
DIC
2016

Avere compassione

Anche in questa quarta settimana di Avvento condividiamo con voi il messaggio di Don Luca.

“Dieci sono le azioni che il Samaritano compie e che Gesù descrive accuratamente.

Tra tutte, la più importante è proprio quella che sembra la meno concreta: “avere compassione”!

È proprio quella “compassione” a muovere ogni cosa, perché compatire significa “condividere la passione” di un altro, sentire come mio il dolore di un’altra persona, il suo bisogno.

La compassione è il contrario della indifferenza che tenta sempre di anestetizzare il nostro cuore. L’indifferenza ci addormenta il cuore perché ci suggerisce che è già abbastanza per ciascuno pensare ai propri guai; ci addormenta il cuore perché ci abitua a pensare che tutto è lontano e inconsistente, come le immagini in TV, o come un post su un social network.

La compassione, invece, ci fa piangere con chi piange, sperare con chi attende, sentire nel nostro stomaco la pena di chi soffre. Così deve essere la vita del discepolo di Gesù, di chi si dice cristiano, di chi fa festa per il Natale, festa della compassione di Dio per noi.

Un esercizio molto utile per vincere la tentazione dell’indifferenza e per coltivare la compassione, è la preghiera: la preghiera che ci mette alla presenza dell’amore di Dio per noi e la preghiera di intercessione con cui facciamo nostre le richieste e i bisogni di tante persone.

Anche la preghiera rischia di diventare egoista se non la apriamo all’intercessione per le persone che soffrono, per chi ci ha chiesto un ricordo o un aiuto, per i gravi dolori che riempiono il mondo.

Anziché dire: “Non posso farci niente!”, esercitiamoci in questa settimana a fare una preghiera di intercessione che lasci entrare in noi la “passione” di molti”.