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21
NOV
2016

Farsi vicini

In questi giorni Don Luca ha scritto “Nell’insegnamento di Gesù non esiste nessuno “vicino” e nessuno “lontano”. Vicino o lontano è una posizione in cui ci mettiamo noi”. Proviamo a tradurre le sue parole per la nostra realtà di scuola. Anche a noi capita di sentire tante persone distanti. 

Può essere chi abita accanto a noi e fa fatica anche a salutarci; un compagno di classe con cui i rapporti si sono raffreddati e non sappiamo neanche per quale motivo; un compagno di squadra che pensa solo a giocare per sé e non per il gruppo; un amico che non ha mai tempo di chiamarci o di scriverci su WhattsApp; un fratello che si chiude nella sua camera e nel suo silenzio ostinato; un insegnante che fatichiamo a capire… persone distanti!

Sta a noi eliminare le distanze e farci vicini. Almeno provarci. Osare un primo passo per avvicinarci: scrivere in chat, donare un complimento appena c’è l’occasione, chiedere un consiglio, salutare con cordialità semplice, battere un cinque con il sorriso, proporre un pomeriggio insieme, dimenticare qualche piccolo torto subito. In questa settimana bambini e ragazzi scriveranno sul cartellone in fondo al salone un piccolo gesto che saranno riusciti a fare per eliminare le distanze e farsi vicini. Nulla vieta che possiamo farlo anche noi adulti, magari raccogliendo l’invito di invitare a pranzo nella domenica 27 novembre una persona a cui dobbiamo e vogliamo avvicinarci. Un invito a pranzo come gesto di ospitalità; un gesto piccolo ma già rivoluzionario nel nostro mondo affrettato e pauroso. Farsi vicino è un altro passo dell’ospitalità.