Campo missionario vuol dire donare mani e tempo per aiutare chi ha bisogno, ma vuole anche dire prestare le orecchie e aprire il cuore per ascoltare e fare nostra la testimonianza di Daniele Valerin, un collaboratore dell’associazione Italia Uganda onlus.

Daniele ci ha raccontato di come la sua esperienza trovi senso all’interno di un incontro, l’incontro con Gesù e abbia trovato concretezza nella conoscenza di padre Giovanni Scalabrini, missionario italiano che ha vissuto in Uganda per più di cinquant’anni, operando per la crescita delle singole persone e lo sviluppo delle loro comunità.

Padre Giovanni diceva “quello che Dio ci dona, non ce lo dona per il nostro capriccio, ma per poterlo condividere con gli altri” ed è la condivisione nella gioia, la gioia dei figli di Dio.

Nessuno può sentirsi esonerato dall’essere missionario: Daniele ci ha raccontato che lo è anche la piccola Chiara Gemma una bimba di pochi mesi gravemente malata. La sua mamma parla di lei così “C’è una cosa che mi colpisce in questi giorni che è l’impeto missionario di Chiara Gemma: mi permette di parlare con le persone più disparate di quello che stiamo vivendo e di trovare risposta di gratitudine […] Chiara sta raggiungendo tutti senza discriminare nessuno”.

Grazie per questa testimonianza!