Recensione “Braccialetti Rossi”

“Braccialetti Rossi” è una serie televisiva andata in onda su Rai 1 dal 26 gennaio 2014 al 1dicembre 2016.

Braccialetti Rossi ha vinto molti premi, come il “Giffoni Experience Award”.

Questa serie è tratta dalla storia vera della vita dello scrittore spagnolo Albert Espinosa, che è stato malato di cancro per dieci anni e dopo essere guarito ha scritto la sua esperienza in un libro.

Gli attori principali sono Aurora Ruffino, Carmine Buschini, Brando Pacitto, Mirko Trovato.

La serie parla di un gruppo di giovani ragazzi ricoverati in ospedale, per motivi diversi, che stringono amicizia e formano un gruppo per darsi forza. Carmine Buschini, nel ruolo di Leo, fondatore del gruppo, regala a ognuno dei componenti uno dei braccialetti rossi da lui ricevuti ogni volta che veniva sottoposto ad un’operazione chirurgica.
A introdurre la storia è Rocco un ragazzino di 11 anni in coma da 8 mesi. Leo e Brando Pacitto, nel ruolo di Vale, hanno subito l’amputazione di una gamba a causa di un tumore. Aurora Ruffino, nel ruolo di Cris, soffre di anoressia, ma grazie all’aiuto dei braccialetti rossi riuscirà a sconfiggere la sua malattia.

I Braccialetti Rossi decidono di creare una radio all’interno dell’ospedale per condividere con il mondo quanto la vita sia bella nonostante tutte le difficoltà che ci tocca affrontare.

Ogni ragazzo della storia ha una malattia molto grave, tuttavia nei momenti in cui si volevano arrendere si sono dati forza e coraggio uno con l’altro.

A me la serie è piaciuta molto perchè l’autore trasmette un messaggio molto significativo  e vero a mio parere, cioè quello di non darsi mai per vinti nonostante le difficoltà che ci ostacolano.

Braccialetti Rossi tratta argomenti molto forti, ma secondo me è proprio per questo che è importante vederla, perché spesso di alcune cosa non si parla molto né tra amici né in famiglia.

Questa storia mi ha fatto scoprire che con l’amicizia spesso si superano parecchie difficoltà che sembrano impossibili da affrontare da soli. Ma oltre a questo, ho capito che che prendere in giro una ragazza troppo magra, una troppo grassa o un ragazzo sulla sedia a rotelle, non ha senso perché sono le persone che hanno più bisogno del nostro aiuto.

Personalmente questa serie televisiva la consiglio perchè a me ha insegnato tanto e spero che possa fare lo stesso anche con altri.

Autore: Camilla – 2B