Salviamo il nostro Pianeta

Studiando a scuola la plastica, e tutte le problematiche ad essa collegate, ho deciso di proporla anche alla Redazione della scuola.

Ho scoperto che la produzione della plastica è passata dai 2.3 milioni di tonnellate ai 448 milioni dal 1950 al 2015 e si stima che possa raddoppiarsi al termine del 2050, se non ci impegniamo nel limitarne l’uso e la produzione.

Ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica sono abbandonati nei nostri oceani, provocando la morte di molte specie marine, che rimangono intrappolate o soffocate dai numerosi residui di plastica che si trovano in mare.
Infatti, il materiale, se non viene smaltito correttamente rimane nelle acque per circa 400 anni.
Un esempio può essere quello sull’isola di Henderson, dell’ arcipelago Pitcairn situato tra il Cile e la Nuova Zelanda, dove alcuni scienziati hanno trovato oggetti di plastica provenienti dalla Russia, dall’Europa, dagli Stati Uniti, dall’America del sud, Cina e Gippone, questi residui sono stati infatti trasportati dalle varie correnti verso l’Oceano Pacifico.

E ORA CHE CONOSCIAMO TUTTE QUESTE PROBLEMATICHE, COSA POSSIAMO CAMBIARE NELLA NOSTRA RIGUARDO ALLA PLASTICA?

  1. Evitare di usare oggetti di plastica come piatti, bicchieri, cannucce e posate.
  2. Provare a riciclare bottiglie di plastica, se proprio non si riesce a fare a meno di comprare oggetti di questo tipo.
  3. Usare sacchetti biodegradabili, o ancora meglio, usare quelli di stoffa.
  4. Eseguire sempre la raccolta differenziata nel corretto modo.

Siti utilizzati:

www.nationalgeographic.it

http://www.greencampus.it

Autore: Berenice – 2B