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25
GEN
2020

Educare con i piedi

Rilanciamo il messaggio di don Nazzareno pubblicato su “Camminare insieme” della Comunità pastorale Paolo VI.

“In questa stagione, amo particolarmente un punto elevato della nostra comunità pastorale: il ponte che supera la superstrada, verso Calderara. Si vedono le cime innevate e il cuore sobbalza sognando di avere gli sci ai piedi. La neve è bella, ma anche insidiosa, proprio come il mondo e la società di oggi, forse di sempre. Oggi, poi, rischiamo di vivere la realtà con apprensione e paura di tutto. Fatichiamo a educare e abbiamo paura dei rischi di educare. Fuor di metafora, in un quadro di così grande fatica educativa, è lampante che l’impegno che urge di più nelle agenzie educative più sane, e quindi anche nei nostri oratori e società sportive, è quello di attrezzare i ragazzi, specialmente gli adolescenti e i giovani, a stare in piedi e addirittura a… fare slalom sulle nevi, anche le più insidiose. E qui allora serve la tecnica dello sciatore, che letteralmente scivola sulle nevi, utilizzando due tavole sottili o una sola, come il surf, che fissata ai piedi, consente di cavalcare e scendere anche dai costoni di monte più vertiginosi. È chiaramente impensabile dire ai ragazzi di oggi di stare lontani dalle nevi, se non si sa sciare. È proprio la sua capacità di farti scivolare forte che li attira e li fa sentire liberi. Occorrono quindi convinti e insistenti corsi di sci per attrezzarli e preparare lunghe e fruttuose discese sulle piste della vita, sui pendii del web, del telefono cellulare, della televisione, di instagram, della televisione, dei rapporti con gli altri. Occorre un maestro che sia guida autorevole e saggia, sicura del suo compito e dell’importanza del suo ruolo. Occorre mettere in guardia quelli che non si rendono conto dei pericoli che corrono continuamente se non stanno attenti, ma occorre anche aiutare quei ragazzi che sentono l’ansia per la totale liquidità e il scivolare della vita in cui si trovano immersi. Ai primi si farà venir voglia di aver sotto i piedi la solidità degli sci, ai secondi si dovrà insegnare ad usarli a dovere in modo da muoversi con sicurezza e perfino da campioni quali che siano le condizioni della neve e del vento. Serviranno non consigli generici o di paura, ma esercizi sistematici, insistenti e progressivi, come solo uno che vuol bene a chi ha davanti può fare. Gli sci ai piedi, mi fu detto una volta come augurio, sono uguali alla fede. La fede sembra la più traballante delle condizioni della persona umana, ma aveva ragione il vecchio profeta Isaia quando diceva: “Se non avrete fede non avrete stabilità” (Is. 7,9). Gli sci sono la più precaria delle attrezzature, ma, calzati bene e usati con arte, sono capaci di aiutare a solcare le nevi da signori, non rotolando, ma quasi… danzando. Ecco: non possiamo educare con i piedi, ma con gli sci ai piedi; è una bella immagine per educare efficacemente. Pensiamoci!” don Nazzareno