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19
MAG
2020

#grazieperchè

Carissimi,

come ogni settimana prendo spunto dalle interazioni che ho avuto con voi e questa volta non posso non partire da una mail ricevuta da una mamma nei giorni scorsi.

“Nel controllare oggi il calendario e organizzare i vari impegni mi sono accorta che domenica prossima sarebbe stata la domenica della “nostra” Festa del Grazie…

Con dispiacere e tanto non potremo abbracciarci incontrarci ridere e scherzare insieme e salutare i nostri ragazzi che l’anno prossimo affronteranno nuovi percorsi.

Sempre bello e medicina per il cuore, per me che vivo tutto il giorno in mezzo ai numeri, respirare quell’aria pura che solo loro sanno darci e lei lo sa bene.

Tutto ciò però non mi impedisce di dire a tutti voi infinitamente grazie per ogni pensiero, per ogni sforzo, per ogni gesto d’amore che fate per non rendere tutto sterile ma ricco di tante emozioni e non fare sentire nessuno un numero ma tutti speciali ognuno a modo suo.

Madre Teresa diceva “Non abbiate paura di ringraziare. Fatelo ogni volta che potete. La gratitudine è il primo passo verso la felicità!””.

Poco fa è poi arrivato anche questo messaggio di una famiglia “Sarebbe stata la dodicesima festa del grazie…. e invece questa, la più importante, l’ultima dopo tanti anni, la festeggiamo a casa.

Non ci sarà il grazie per festeggiare i nostri ragazzi che finiscono un percorso importante, nemmeno il grazie per i professori che li hanno accompagnati.

Non ci sarà la sangria, i giochi di intrattenimento, il pranzo tutti insieme.

Non ci saranno le risate i pianti e le foto di rito.

Non ci sarà la stanchezza e la gioia di stare agli stand.

Comunque grazie lo stesso per tutto quello che è stato fatto negli anni e soprattutto grazie per esserci stati in questo momento di grande scompiglio che ci ha resi tutti più fragili: la nostra scuola è diventata sicuramente più forte.

Grazie per le belle iniziative che sono riuscite a tenere insieme tutto e tutti”.

Sono tanti quelli che in un modo o nell’altro ringraziano, tra tutti un papà che a proposito dell’ultima lettera mi ha scritto “Grazie per il pensiero di questa settimana. È una lezione che devo imparare prima di provare a spiegarla a mio figlio: dare sempre più importanza all’impegno e meno alla perizia tecnica, pensare meno al risultato immediato (domani) e più alla crescita nel tempo (dopodomani)… lo farò leggere attentamente anche a mio figlio. Proprio ieri parlavo con lui dell’importanza di fare bene anche le piccole cose e vedevamo insieme il discorso dell’ammiraglio McRaven. Le due riflessioni spero lo aiutino a comprendere bene l’importanza di quello che sta facendo in questo periodo”.

#grazieperchè è l’hashtag che oggi stiamo usando sui profili social della scuola per distinguere questa giornata ed io ho tanti grazie da dire, primi tra tutti per la mamma, la famiglia e il papà dei tre messaggi sopra perché mi aiutano ad aprire la mente e il cuore, mi stimolano a crescere (per il papà… ho riletto due libri dell’Ammiraglio, se non fosse stato per lei li avrei lasciati nel dimenticatoio, il mio preferito resta “Fatti il letto”).

#grazieperchè già dall’autunno tanti genitori avevano iniziato ad organizzare oltre che la Festa del grazie anche diversi altri eventi.

#grazieperchè possiamo contare su un confronto trasparente con gli adulti della nostra comunità educante.

#grazieperchè con la sospensione delle attività didattiche in presenza ci avete fatti entrare virtualmente nelle vostre case anche per attività non solo didattiche.

#grazieperchè abbiamo insegnanti che non si arrendono mai e che mettono il cuore in quello che fanno.

#grazieperchè bambini e ragazzi ci insegnano una pazienza che ogni giorno ci stupisce.

#grazieperchè non fate mai mancare il sorriso.

#grazieperchè chiedendo una mano per affrontare le difficoltà implicitamente riconoscete di fidarvi.

#grazieperchè dietro tutto il lavoro che si vede ci sono tante persone che quotidianamente si danno da fare.

#grazieperchè i genitori sono sempre stati presenti, soprattutto per i bimbi più piccoli, per accompagnarli nella nuova dimensione della didattica a distanza.

#grazieperchè avete accettato di camminare insieme e dove inciampa uno gli altri sono pronti ad aiutarlo

Per tutti i grazie che qui non posso scrivere (e sono tanti!) spero presto mi venga concesso di poterli dire di persona, ma nel frattempo arrivi a ciascuno di voi il mio abbraccio riconoscente

Anna Asti