Gesù, il Cristo che ha cambiato le sorti della Storia: tutta la storia dell’umanità è segnata dalla sua nascita anche se molti popoli non hanno abbracciato il Cristianesimo.
Ci rende orgogliosi renderci conto che apparteniamo a coloro che si dicono cristiani, cioè seguaci di Cristo, ma non è questo il messaggio che l’Incarnazione vuole darci.
Per Cristo l’aver preso carne umana ha significato condividere con noi tutto: l’esperienza degli affetti, della fatica quotidiana del vivere, le gioie e i dolori che la vita ci riserva ed essere obbediente al Signore Dio fino alla morte in croce.
Essere capaci oggi di accogliere Gesù nel Natale è fare spazio dentro di noi agli altri, accorgersi dei doni che Dio sempre ci fa, perché non ci manda mai disgrazie, ma solo grazie che non riusciamo a comprendere. Il nostro limite è questo: anziché accettarlo, diventiamo superbi e riteniamo di poterci sostituire a Dio, di potergli dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, cosa serve a noi e all’umanità.
Auguro a tutta la comunità scolastica, studenti, docenti, genitori di aprire il loro cuore allo stupore dell’Incarnazione e di seguire Gesù nel cammino di umiltà che ci ha prefigurato per costruire il Regno dei Cieli.
Gianna Salati, preside